Da: "Ufficio Stampa M.Argentario" A: Oggetto: LE MOZIONI DISCUSSE IN CONSIGLIO COMUNALE Data: martedì 28 marzo 2006 15.52 COMUNE DI MONTE ARGENTARIO Nella seduta del 22 marzo u.s., il Consiglio Comunale ha esaminato due mozioni presentate dal gruppo consiliare "Gente dell'Argentario". La prima, che aveva per oggetto "Intercettazioni telefoniche riguardanti Monte Argentario", al termine di un ampio dibattito, è stata respinta (13 voti contrari espressi dalla maggioranza e 4 voti favorevoli dei gruppi dell'opposizione). Riportiamo di seguito l'intervento con il quale l'Assessore all'Urbanistica, Massimo Castriconi, motiva l'opposizione alla mozione ed invita il Consiglio a respingerla. " Con la mozione all’o.d.g. i consiglieri del gruppo Gente dell’Argentario pongono l’attenzione sulla vicenda occorsa presso il comune di Pietrasanta in ordine alla quale sono in corso indagini giudiziarie penali le quali, da articoli di stampa, sembrano portare ad un’accusa di manovre speculative illecite collegate alla “scelta di terreni da trasformare in aree PEEP”. Uno dei soggetti che secondo la stampa sarebbe stato indagato é il sig. Emilio o Enrico Equizi, qualificato come amministratore della SAGEF di Roma, senz’ altra specificazione. Tale sig. Equizi, in intercettazioni ambientali, nell’ ambito di un discorso con un amministratore del comune di Pietrasanta che stava trattando di un incontro tra Sagef e il sindaco del comune di Stazzema, avrebbe dichiarato “faremo come all’Argentario, sono pronto ad incontrare il Sindaco”. I consiglieri considerano che sono in corso lavori di realizzazione di appartamenti per conto di una cooperativa assegnataria in località La Grotta in comune di Monte Argentario. Sul cantiere appare un cartello relativo ai lavori che indica il nome di un Ing. Equizi. Da tale dichiarazione dell’indagato Equizi i consiglieri proponenti deducono evidentemente motivi di preoccupazione perché potrebbero gettarsi ombre non sulle procedure relative a quella pratica edilizia o sulla procedura di assegnazione delle aree PEEP in località La Grotta ma sulla gestione della cosa pubblica all’Argentario anche in considerazione che é in corso la procedura di approvazione del Regolamento Urbanistico. I consiglieri, pertanto, intendono impegnare la Giunta affinché produca una relazione dettagliata in un prossimo consiglio comunale su eventuali correlazioni tra il Peep La Grotta e le persone coinvolte nelle intercettazioni telefoniche delle indagini versiliesi come rese note dalla stampa. Intendono altresì impegnare la Giunta perché verifichi eventuali condizioni di costituzione in sede legale per la tutela dell’immagine del comune. In questa sede é possibile rendere note le informazioni, attinenti a documenti pubblici, relativi al Peep della Grotta. E ciò senza dover attendere la prossima seduta consiliare. In effetti appare distorsivo l’utilizzazione dello strumento della mozione, prevista dallo statuto e dal regolamento consiliare, se la si finalizza ad ottenere informazioni su pratiche e documenti in possesso dell’ amministrazione e per conoscere l’intendimento del Sindaco e della Giunta in merito ad un determinato problema sia pure di carattere generale. L’art. 16, comma 5, dello statuto definisce infatti la mozione come un motivato giudizio o una espressione di volontà rivolta alla Giunta, su una determinata questione di diretto interesse dei cittadini del comune, da sottoporre al voto del consiglio comunale entro trenta giorni dall’avvenuta presentazione al segretario comunale. Detto termine prevale su quello indicato dall’art. 39, comma 4°, del regolamento consiliare (che parla di prima seduta utile), norma che non deve quindi essere interpretata in senso letterale. In relazione a quanto detto appare più consono all’obiettivo dichiarato dai consiglieri proponenti l’utilizzazione dello strumento dell’interrogazione, come prevista dall’art. 16, comma 3, dello statuto: é l’interrogazione che stimola una risposta della Giunta per rendere noti i suoi intendimenti rispetto una determinata questione (in questo caso intende o meno costituirsi in sede legale?) od a chiarire aspetti della questione stessa (relazione più o meno dettagliata, o sussistenza o meno di possibilità di costituzione in sede legale). E’ anche evidente, data la diversa regolamentazione degli istituti della mozione e dell’interrogazione, che si crea involontariamente un effetto distorsivo anche sulla calendarizzazione dei lavori consiliari, che, in futuro, potrebbe essere usata anche dalla maggioranza consiliare o da altre componenti consiliari: la mozione non ha limiti numerici e di tempo assegnati per regolamento. Inoltre la futura trattazione dell’argomento, proposta sottoforma di esame di relazione dettagliata della Giunta, stravolge ulteriormente la regola prevista per le interrogazioni. Anche per questa mozione dobbiamo ancora una volta evidenziare un atteggiamento da parte dei consiglieri del Gruppo Gente dell’Argentario che non condividiamo. Preferiremmo che i consiglieri accedessero direttamente agli atti ed ai documenti in possesso degli uffici comunali piuttosto che chiedere “relazioni dettagliate” da portare in consiglio comunale con l’ effetto di introdurre surrettiziamente un argomento a sfondo marcatamente giustizialista: ancora una volta sembra che Gente dell’Argentario desidera celebrare un processo sommario ai danni degli amministratori di questo comune e comunicare all’opinione pubblica un ambiente amministrativo e politico poco corretto, o disinvolto o, forse, disonesto. Solo una visione pregiudizialmente e ad ogni costo negativa motiva le “ombre” ipotizzate dalla mozione addirittura sul processo di formazione del nuovo regolamento urbanistico. Per questi motivi siamo contrari all’ approvazione della mozione. Ciò detto, se non ci sono obiezioni da parte di tutti i consiglieri, possono essere fornite le seguenti informazioni utili in relazione all’argomento che ci occupa. In primo luogo salta evidente il fatto che questa amministrazione non é a conoscenza, nè lo potrebbe essere in questa fase, di quali siano le persone coinvolte dall’indagine di Pietrasanta e pertanto non é possibile individuare alcuna correlazione con il Peep della Grotta. Sappiamo solo dalla stampa che sembra essere coinvolto un certo sig. Emilio o Enrico Equizi. Il Peep della Grotta é stato approvato con delibera consiliare n. 85 del 30/12/2003 su progetto redatto dall’arch. Luigi Rafanelli. Fu una seconda approvazione perché, a seguito di ricorsi, temendosi l’annullamento in sede giurisdizionale ed acquisiti i necessari pareri legali, la procedura fu interamente ripetuta. In seguito all’approvazione del PEEP la cooperativa ARGENTARIUM, costituita da militi dell’arma dei carabinieri, e presieduta dal sottufficiale dell’ arma oggi in pensione sig. Delvige Storoni, ottenne l’assegnazione di un lotto rispetto al quale acquistò direttamente le aree necessarie dall’allora proprietà (sig. Benedetti) pagandola a prezzi di mercato corrente. La suddetta cooperativa si é avvalsa dello studio NeAR Project Srl per la progettazione necessaria utilizzando gli architetti Cinzia Saracini ed Emilio Equizi, che sono indicati anche come direttori dei lavori. Non possiamo sapere se quest’ultima persona sia la stessa indagata a Pietrasanta. Il progetto presentato ottenne l’assenso dell’ufficio tecnico con concessione n. 8039/04 del 06/10/2004. Il Presidente della cooperativa ha comunicato l’inizio dei lavori in data 2/2/2005, prot. n. 2977. Le opere di urbanizzazione sono state progettate dagli uffici comunali. Ricordiamo anche che la cooperativa dei carabinieri ha dovuto attendere molti anni prima di veder soddisfatta la propria esigenza peraltro prevista dalla legge. Quella cooperativa é nata all’incirca nel 1988 e solo nel 2005 ha potuto iniziare i lavori. Prima di individuare l’area della Grotta i vari sindaci che si sono succeduti a partire da Hubert Corsi hanno dovuto escludere alcune altre alternative per varie ragioni (forte opposizione della proprietà privata, della soprintendenza di Siena ecc.). Non esiste rapporto alcuno con il Comune nè, per quanto possiamo conoscere, con la cooperativa ARGENTARIUM, della società SAGEF di Roma collegata dalla stampa al sig. Equizi. La nostra vicenda appare molto lontana da quella capitata a Pietrasanta così come é stata esposta sulla stampa e veramente é difficile comprendere per quale motivo quel tale Equizi abbia citato l’Argentario (riferendosi a futuri rapporti col sindaco di Stazzema). Quel “faremo come all’Argentario” potrebbe essere riferito alle procedure seguite o alla tipologia progettuale a gradoni, sempre che si tratti della stessa persona. Dalla conoscenza degli elementi riportati si evince anche che in questa fase non é possibile alcuna azione giudiziaria a tutela dell’immagine del Comune. D’altra parte ci sembra pretestuoso voler introdurre ombre e dubbi così “a prescindere” da ogni elemento serio di conoscenza. Confermo in conclusione il parere contrario all’accoglimento della mozione ed invito i consiglieri a respingerla senz’altro." La seconda mozione all'ordine del giorno del Consiglio, presentata l'11 marzo u.s. dai Consiglieri Schiano, Sordini e Fanciulli del Gruppo Gente dell'Argentario riguardante l'impianto radio di telefonia cellulare installato in località Poggio delle forche in Porto Ercole e la situazione degli altri impianti siti sul territorio comunale è stata approvata all'unanimità. il Consiglio Comunale con la mozione approvata impegna il Sindaco e la Giunta : - A informare le commissioni urbanistica e sanità nel più breve tempo possibile in modo dettagliato su tutta la vicenda; - A provvedere affinché sia tempestivamente e costantemente monitorato, da agenzie e/o tecnici specializzati, il livello di frequenza delle onde elettromagnetiche e relazionato sugli eventuali rischi per la salute nell’ area interessata; - A ricercare soluzioni alternative che prevedano lo smantellamento dell’ impianto; - A riferire al prossimo consiglio comunale non solo sugli esiti della vicenda in questione ma anche su tutti gli impianti di telefonia mobile installati sull’intero territorio comunale. Porto S.Stefano, 27 marzo 2006